That Baby di Jillian Dodd, recensione in anteprima

Buongiorno crazy,

That Baby di Jillian Doddè il libro di cui vi parlo oggi in anteprima. In uscita oggi 6 Giugno per Newton Compton. Come ormai saprete io, decisamente controcorrente, ho amato da impazzire il primo libro e letto con vero piacere il secondo. Adesso è il momento della conclusione del nostro viaggio insieme a Jayden e Phillip e devo ammettere che la cosa mi rattrista. Jillian Dodd ha comunque saputo, nella semplicità che contraddistingue questa trilogia, dare un finale potente a questo libro che sono certa vi emozionerà.

«È sorprendente come poche parole possano cambiare la vita. Si inizia con un semplice Ti amo. Ed è fatta. Come è successo a me. Jadyn è la ragazza che amo. La ragazza che ho sempre amato. Le nostre vite sono come singoli fili prodigiosamente tessuti insieme, un arazzo che ha uno squisito sapore di passato, presente e futuro. Ci sono molte cose che lei mi ha svelato e insegnato a capire. E poi sono arrivate quelle paroline che hanno fatto cambiare il senso ad ogni cosa: Aspetto un bambino…» Per Philip quello che sta succedendo è molto più di quanto avesse potuto pensare. E, a dire tutta la verità, quello che sta per accadere era davvero difficile da immaginare per chiunque. Emozioni forti, lacrime incontenibili e momenti esilaranti in questo ultimo, imperdibile episodio della trilogia che ha commosso e divertito i lettori di tutto il mondo.


Arriviamo così alla fine di questa bella trilogia, almeno per me, visto che questi tre libri per la loro struttura un po’ particolare non sono riusciti a colpire molte lettrici: nel primo infatti fino a metà libro e oltre ci vengono raccontati gli eventi salienti del trio di amici J.J., Phillip e Danny e solo molto avanti comincia la vera e propria “storia d’amore” che ci aspettiamo di trovare tra le pagine. Il racconto della coppia prosegue poi in maniera diretta nel secondo e nel terzo volume. Mi rendo conto che qualcuno potrebbe trovare That Girl e That Baby un po’ lenti e questo perché la trama non racchiude grandi svolte sconvolgenti e soprattutto perché questa è una trilogia che ci racconta di persone semplicemente normali. Mi chiedo se non sia per questo che non ha colpito molte lettrici di rosa (e per la scelta di non raccontare scene hot)?
Dimenticatevi di miliardari, jet privati, mega alberghi e feste extra-lusso perché non ve ne è traccia. In compenso ho trovato questa trilogia molto vera, sia nei momenti di gioia che in quelli di dolore, ed è proprio per questo che mi ha coinvolta così tanto. Alla fine mi è sembrato di conoscere personalmente i protagonisti e i personaggi secondari, di aver fatto con loro un vero percorso di crescita e di vita e ammetto che mi mancano già scrivendo questa recensione. Come dicevo, anche That Baby è un libro fatto di “vita di tutti i giorni” e in particolare del racconto della prima gravidanza di Jay. Il tono è sempre leggero, a tratti spiritoso, anche se Phillip porta sempre una dose di dolcezza non indifferente in ogni volume della trilogia e ne esce come in assoluto uno dei personaggi maschili migliori di sempre: davvero, se dovessi scegliere un book boyfriend, sarebbe lui (e voglio proprio vedere cosa avranno da dire dopo questo terzo libro le sostenitrici del team Danny…!).

Mentre J.j. rimane sempre un simpatica combinaguai e Phillip sempre un vero adorabile principe, i comprotagonisti Danny e Lori mi hanno lasciata un po’ perplessa in That Baby. Certo, ho apprezzato che la Dodd abbia messo questa amicizia idilliaca tra le coppie Danny-Lory/Phillip e Jay in una luce più realistica, però mi aspettavo un finale più risolutivo in tal senso per una trilogia basata così tanto sul concetto di amicizia.
Invece Lori, che in questo libro è davvero acida e antipatica, non si redime più di tanto (per i miei gusti, ma del resto io l’avrei presa a schiaffi!) e anche il discorso di Danny sul finale del libro mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca poichè, insomma, sembra che dica che per lui è Phillip ad essere come un fratello e quindi tiene a J.J. di riflesso, perché Phillip la ama. Grosso, grosso BAH. Ma forse quello che Jillian Dodd vuole comunicarci è che l’amicizia non può essere perfetta perché è fatta di persone, e le persone non sono perfette. In conclusione davvero una bella trilogia, semplice eppure emozionante, ad opera della penna di Jillian Dodd che ha saputo raccontarci un amore vero, potente e inarrestabile senza scivolare mai nel melenso e nel buonismo. Davvero, non è da tutti!

A Presto,
Simona