Ciao Crazy,
torna Lesley Jones! Dopo La nostra storia segreta, a maggio potremo leggere Io senza te e Il diario degli errori! La bellissima Carnage Series, che ci racconta la storia di Georgia, Sean e di Cam, vede finalmente la sua conclusione qui in Italia incluso il sequel su Marley.
torna Lesley Jones! Dopo La nostra storia segreta, a maggio potremo leggere Io senza te e Il diario degli errori! La bellissima Carnage Series, che ci racconta la storia di Georgia, Sean e di Cam, vede finalmente la sua conclusione qui in Italia incluso il sequel su Marley.
Era una notizia di cui eravamo a conoscenza da quando la nostra Francesca ha partecipato al London Book Affair: l'autrice in quell'occasione le disse di essere in trattativa con la Newton Compton per la cessione dei diritti. Questa è una storia che ha fatto tanto parlare di se ed ha emozionato tantissime lettrici ma come si sa le letture sono sempre soggettive e quindi oggi vi lasciamo alla doppia recensione del primo libro della serie a cura di Valentina e Francesca... che lo avevano recensito tempo fa per la rubrica i più attesi.
Serie Carnage
1. La nostra storia segreta, 12 Agosto 2016
2. Io senza te, 16 maggio 2017
3. Il diario dei miei errori, 30 maggio 2017
2. Io senza te, 16 maggio 2017
3. Il diario dei miei errori, 30 maggio 2017
Autore: Lesley Jones
Casa Editrice: Newton Compton
Genere: Contemporary Romance
La nostra storia segreta
L’ho amato dal primo momento in cui l’ho visto quando avevo undici anni e nulla potrà mai cambiarlo, appartengo a lui, ha il mio cuore, il mio corpo e non importa quante bugie ha detto, non importa quante persone cospirano per tenerci lontano, nonostante la fama e la distanza noi troveremo un modo.
Carnage è un commovente romanzo di formazione che rompe tutte le regole e che dura decenni. La storia di Georgia e Sean rimarrà con voi a lungo dopo che avrete letto la parola fine. Sarà una lettura emozionate, dannatamente hot e molto sofferente.
Io senza te

Quando il tuo mondo, la tua vita e tutte le speranze che avevi per il futuro ti vengono strappati, come fai ad andare avanti? Mi sento morta pur essendo ancora viva ed è il modo più doloroso di vivere. Non so se sono abbastanza forte. Passo giorni e notti da sola a cercare di accettare la mia vita così com'è diventata. Avrò la forza di andare avanti e uscire dal tunnel, o lascerò che l'oscurità si impadronisca di me? Sono Georgia Rae Layton McCarthy e questa è la mia storia, soltanto la mia. Non sono più parte di un "noi". Sono solo io. Da sola. Con me stessa.
Vuoi sapere cos'è successo davvero in quella stanza d'albergo a Parigi?
Vuoi sapere se le voci sulle avventure di Marley e Sean erano vere?
Abbiamo visto Georgia cadere a pezzi, ma cos'ha passato Sean nei quattro anni in cui sono stati separati?
Marley ti darà le risposte che cerchi, ma potrebbe spezzarti il cuore.
"Vogliono che scriva un libro, eh? Vogliono sapere tutto sulla mia band, sulla mia vita, sui miei amori e sulle mie sconfitte. Ma non hanno idea di quel che mi stanno chiedendo. Se do loro quello che vogliono, avranno molto di più di sesso droga e rock 'n' roll. Avranno i segreti che ho mantenuto tanto a lungo, vedranno chi sono veramente, o almeno ciò che ero. Pensano di conoscere la mia storia, ma non sanno niente. Se lo faccio, se scrivo onestamente e racconto la cruda verità, qualcuno si farà male. Persone che amo, persone che hanno già sofferto moltissimo. Lo faccio o mi tiro indietro? Portandomi i miei segreti nella tomba?"
Valentina
Sto scrivendo questa recensione ancora con le lacrime agli occhi, dilaniata da questa storia straziante e bellissima, che ti rapisce dal tuo mondo trasportandoti in uno, dove passi dalla risate alla lacrime nel giro di un minuto. È uno di quei libri di cui leggi la sinossi e pensi di sapere dove l’autrice porterà la storia, ma poi già dal secondo capitolo le tue certezza crollano e incominci a camminare su una strada dissestata, piene di buche che non ti fanno mai tirare un sospiro di sollievo. Nemmeno alla fine. Questa è la storia di Georgia, di come incontra il suo grande amore a undici anni, di come si cresce insieme ma di come le avversità nella vita fanno di tutto per renderti il tuo cammino difficile.

Per i successivi quattro anni lei è solo un autonoma finché sulla sua strada non incontra Cam, che sembra aprirla di nuovo verso l’amore. Ma come dice Venditti “Gli amore fanno un giro immenso e poi ritornano” e proprio quando lei è pronta a girare pagina, Sean torna. E poi? E poi non vi racconto più nulla, perché ogni parola di questo libro è emozione pura. Non aspettatevi il solito triangolo perché non lo è, non è nemmeno la solita storia d’amore tra due adolescenti, non è la storia d’amore tra una rockstar e una semplice ragazza. È tutto questo ma molto di più.
Georgia è diventata una delle mie protagoniste preferite, anche lei commette delle errori ma non si limita a piangersi addosso, lei fa di tutto per rialzarsi e andare avanti. Il suo personaggio è talmente tanto forte che mette in secondo piano sia Sean, che comunque per una parte del libro non compare, sia Cam. Entrambi i ragazzi potrebbero essere quelli giusti, tanto che io ancora non sono in grado di decidere chi sia il mio preferito. Note dolenti : non mi è piaciuto come è stato trattato l’argomento droga, i personaggi ne fanno ampio uso e viene passato il messaggio che drogarsi sia quasi normale.
Poi il finale, che non è proprio un punto dolente, però è sofferenza pura, ti colpisce quando ormai sei tranquilla perché sei arrivata al 98% e ti manca poco e finalmente pensi di poter riprendere a vivere e a smettere di prendere il kindle per continuare la lettura in ogni momento e, invece, non andrà così e ti ritrovi con le lacrime agli occhi.
Poi il finale, che non è proprio un punto dolente, però è sofferenza pura, ti colpisce quando ormai sei tranquilla perché sei arrivata al 98% e ti manca poco e finalmente pensi di poter riprendere a vivere e a smettere di prendere il kindle per continuare la lettura in ogni momento e, invece, non andrà così e ti ritrovi con le lacrime agli occhi.
Francesca
Paradossalmente questo post apparirà un po’ come il confronto tra poliziotto buono e poliziotto cattivo, ma recensire è uno sporco lavoro e qualcuno deve pur farlo.
Con ciò non vi sto dicendo che Carnage è un brutto libro, ma rispetto all’incredibile buzz che si è scatenato in rete ho dovuto faticare un po’ per arrivare al mio personale punto di rottura, quello che ha finalmente sfondato le dighe del mio fragile cuore e mi ha fatto piangere come mi sarei aspettata.
Non ripeterò quello che ha detto Valentina prima di me, perché in buona parte la penso esattamente come lei, ma mi concentrerò su un paio di punti diversi e altri un po’ più “tecnici”.
Partiamo da Georgia, un personaggio sicuramente fuori dagli schemi e, lasciatemi passare il termine, con le palle. Non ho mai visto una protagonista femminile picchiare duro come lei! Cosa c’è che non va? È fin troppo umana. So che questo dovrebbe essere un aspetto positivo, ma in alcuni casi è semplicemente troppo.
Come tutti noi, nella sua umanità Georgia commette una valanga di errori, ma la cosa che mi ha infastidita è stato l’egoismo nel commetterli, sentimento che anche le persone che le stanno intorno le rimproverano spesso nel corso della narrazione. Tante volte avrei voluto urlarle “cavolo, pensa un attimo prima di agire!”. Il suo atteggiamento, però, in confronto fa risplendere i due personaggi maschili, Sean e Cam, che nonostante i loro difetti e debolezze dimostrano di amare con passione, devozione e incrollabile convinzione.
Secondo aspetto, il discorso sulla droga. All’inizio consideravo bizzarro il modo in cui l’argomento veniva trattato con tanta facilità, come se fosse una cosa assolutamente normale. Non riuscivo a spiegarmi come dei genitori potessero assistere all’autodistruzione dei propri figli senza agire, paradossalmente preoccupandosi di più che la loro figlia appena undicenne potesse stare insieme ad un ragazzino di tredici. Quando poi però il quadro generale ha iniziato a delinearsi meglio, tutti i tasselli nel mio cervello confuso hanno cominciato ad andare al loro posto e ho fatto tesoro di tutto ciò che avevo letto in precedenza, considerandolo anche io quasi normale se inserito in un contesto ben preciso.
Ultima osservazione pignola va all’editing, perché puntiamo sempre il dito contro le autrici self nostrane, ma anche all’estero non sono immuni da questa “malattia”. Probabilmente questa è un’accortezza che viene dopo mesi e mesi passati a leggere libri in inglese, ma il morbo delle virgole non risparmia nessuno e anche la consecutio temporum ha fatto le sue vittime.

Restando sul tema del lessico, al contrario, una cosa che mi ha fatto sorridere e che già avevo riscontrato in un altro libro della Jones è stata la presenza ad inizio libro di un glossario di espressioni tipiche dello slang inglese, che aiutano il lettore a capire parole di uso assolutamente non comune anche rispetto allo slang americano al cui siamo più facilmente esposti.
Insomma, il finale assolutamente inaspettato mi ha fatto venire le palpitazioni e le lacrime come pochi libri prima hanno saputo fare, ma non sono riuscita a sentire quel patos di cui tutti parlavano, nonostante i temi trattati dalla Jones in modo estremamente realistico siano sempre di grande impatto emotivo e sociale.
Un bacio da Vale e Francesca